Panelle siciliane su fette di pane bruschettato aromatico

LA BOTTEGA DELLE FATE
LA BOTTEGA DELLE FATE @cook_15953973
Umbria

FATA CAMPANELLA.
Sedeva sopra una giuggiola selvatica, il viso tra le mani, stanca, veramente stanca di tutto il malessere che sentiva.
Le fate non sono sempre allegre, spensierate, piene di vitalità come comunemente si pensa,  portano dei pesi immensi,  quelli che le persone malvagie usano per ferire.
La storia narra che ognuno di noi ha la sua Fata Madrina e che essa si prende cura di noi per tutto il corso della nostra vita terrena e Fata Campanella aveva il compito di allertare, appena il pericolo si avvicinava, le sue alucce iniziavano a fremere incessantemente fino a produrre un suono percettibile all'orecchio umano.
Ciò le provocava dolore, sgomento, ma cercava il modo di sopportare tutto quanto come poteva, facendosi forza e mangiando il miele prodotto dalle sua amiche api. Ma in quei giorni, tutto era diventato difficile, tanto, troppo dolore nel suo corpo dato dal continuo sbattere d'ali.
Voleva solo un po' di pace, solo poter volare libera per un giorno, senza sentirsi schiacciare dal peso della cattiveria umana.
La sua forza innata, però, non la lasciò scivolare nello sconforto, si rinfresco' le alucce, respirò profondamente e riprese a compiere la sua missione, senza dubbi, senza indugi.
Lei era una Fata, per quanta cattiveria potessero scaricarle sul suo esile corpo di libellula, lei lo avrebbe sopportato, riuscendo a sbattere le ali ancora più forte, sempre più forte.. E ancora di più.

Panelle siciliane su fette di pane bruschettato aromatico

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FATA CAMPANELLA.
Sedeva sopra una giuggiola selvatica, il viso tra le mani, stanca, veramente stanca di tutto il malessere che sentiva.
Le fate non sono sempre allegre, spensierate, piene di vitalità come comunemente si pensa,  portano dei pesi immensi,  quelli che le persone malvagie usano per ferire.
La storia narra che ognuno di noi ha la sua Fata Madrina e che essa si prende cura di noi per tutto il corso della nostra vita terrena e Fata Campanella aveva il compito di allertare, appena il pericolo si avvicinava, le sue alucce iniziavano a fremere incessantemente fino a produrre un suono percettibile all'orecchio umano.
Ciò le provocava dolore, sgomento, ma cercava il modo di sopportare tutto quanto come poteva, facendosi forza e mangiando il miele prodotto dalle sua amiche api. Ma in quei giorni, tutto era diventato difficile, tanto, troppo dolore nel suo corpo dato dal continuo sbattere d'ali.
Voleva solo un po' di pace, solo poter volare libera per un giorno, senza sentirsi schiacciare dal peso della cattiveria umana.
La sua forza innata, però, non la lasciò scivolare nello sconforto, si rinfresco' le alucce, respirò profondamente e riprese a compiere la sua missione, senza dubbi, senza indugi.
Lei era una Fata, per quanta cattiveria potessero scaricarle sul suo esile corpo di libellula, lei lo avrebbe sopportato, riuscendo a sbattere le ali ancora più forte, sempre più forte.. E ancora di più.

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Ingredienti

2 ore
10 porzioni
  1. 500 grFarina di Ceci
  2. 1,5lt acqua
  3. 2 cucchiainida the di sale fino
  4. 10 grPrezzemolo tritato
  5. a piacerePepe nero

Istruzioni per cucinare

2 ore
  1. 1

    In una ciotola capiente versare 500 grammi di Farina di Ceci setacciata, non trascurate il setaccio in quanto notoriamente una farina umida che si raggranella facilmente.

  2. 2

    Iniziare a versare poco alla volta l'acqua girando con una frusta molto bene, mano a mano si assorbe, versare dell'altra acqua fino a terminarla. Sminuzzare il prezzemolo e tenerlo vicino, poiché dovrà essere introdotto in cottura.

  3. 3

    Eliminare tutti i grumi formati ed aggiungere il sale ed il pepe. A questo punto, versare il composto in una pentola capiente e mettere sul fuoco.

  4. 4

    All'inizio il fuoco deve essere vivace, fino a raggiungere il bollore, poi abbassare la fiamma al minimo. Usare costantemente la frusta per sgranellare e il cucchiaio di legno per staccare dalle pareti della pentola. Complessivamente il tempo di cottura varia da 23 a 25 minuti.

  5. 5

    Una decina di minuti dopo aver iniziato la cottura, aggiungere il prezzemolo tritato e girare velocemente per amalgamarlo. Il composto dovrà raggiungere la consistenza di una polenta molto densa.

  6. 6

    Una volta pronto versarlo in uno stampo da plum cake o in un contenitore similare, fate questa operazione velocemente poiché tenderà a rapprendersi subito. Livellare la superficie e lasciarlo raffreddare dapprima naturalmente e poi passatelo per almeno un'ora, coprendolo con la pellicola, in frigorifero. Ovviamente, potete prepararlo in anticipo e lasciarlo in frigo fino all'utilizzo.

  7. 7

    Frittura: Scaldare in una padella abbondante olio di semi di arachide o mais, portarlo a temperatura. Nel frattempo, rovesciate in un piatto il blocco di pannella in un piatto o un tagliere. A seconda del vostro gusto, tagliatelo a fettine che, in ogni caso, non devono superare i due cm.

  8. 8

    Mettetele poche per volta nell'olio caldo, lasciatele friggere circa 5 minuti per parte (valutate sempre lo spessore, questa indicazione vale per le fette più spesse) o fino a quando si forma in superficie una crosta dorata.

  9. 9

    Scolatele ed appoggiate su un piatto. Eviterei la carta assorbente poiché rischiate di attaccare le panelle togliendo la crosticina, semmai adoperate carta da frittura (tipo carta del sacchetto del pane per intenderci).

  10. 10

    Se avete la fortuna di trovare dei panini tipo siciliano, beh adoperateli perché sono proprio l'abbinamento perfetto, io ho tagliato a fette del pane pugliese, ho riscaldato una padella ed ho messo sul fondo rosmarino e curcuma a piacere, adagiando a pentola calda le fette di pane, rigirandole e facendole bruschettare.

  11. 11

    Appoggiate le panelle sopra il pane caldo. Se gradite potete spruzzare del succo di limone fresco o scorzette grattugiate,sempre di limone non trattato, sopra le panelle. Buon appetito!

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Vignetta grigia disegnata a mano di una macchina fotografica e di una padella con stelle che spuntano dalla padella
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Cuoca per passione, mi piace scrivere ed è per questo che scrivo soprattutto fiabe personalizzate per chi vuole regalare un momento fatato alle persone che ama. Per i miei piatti scrivo #fiabericette con le quali descrivo gli ingredienti come personaggi della storia.. Beh, se vi fa piacere, chiedatemi come fare per averne una vostra!
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