Challah (pane ebraico)

Priva di latte o burro, in rispetto delle regole alimentari ebraiche che non consentono l’assunzione congiunta di carne e derivati del latte, della challah è possibile rintracciare dei riferimenti anche nella Torah. È, dunque, questa l’origine del pane ebraico che viene portato al sabato su ogni tavola e sempre in coppia a simboleggiare la doppia porzione di manna che Dio elargiva agli israeliani nel deserto alla vigilia del sabato (shabbat) e delle feste. Lo shabbat, cioè il venerdì sera, è per gli ebrei un momento importante e speciale della settimana. Subito dopo il tramonto del sole, essi recitano una preghiera, il kiddush, attraverso cui si rende grazie a Dio di aver creato il mondo e di essersi riposato nel settimo giorno; durante il kiddush si benedicono il vino e il pane, la challah appunto. La parola shabbat, deriva dal verbo ebraico “shabat” che significa “smettere” e, nello specifico, si riferisce alla regola che prescrive di cessare determinate azioni e attività, prima fra tutte il lavoro.
Challah (pane ebraico)
Priva di latte o burro, in rispetto delle regole alimentari ebraiche che non consentono l’assunzione congiunta di carne e derivati del latte, della challah è possibile rintracciare dei riferimenti anche nella Torah. È, dunque, questa l’origine del pane ebraico che viene portato al sabato su ogni tavola e sempre in coppia a simboleggiare la doppia porzione di manna che Dio elargiva agli israeliani nel deserto alla vigilia del sabato (shabbat) e delle feste. Lo shabbat, cioè il venerdì sera, è per gli ebrei un momento importante e speciale della settimana. Subito dopo il tramonto del sole, essi recitano una preghiera, il kiddush, attraverso cui si rende grazie a Dio di aver creato il mondo e di essersi riposato nel settimo giorno; durante il kiddush si benedicono il vino e il pane, la challah appunto. La parola shabbat, deriva dal verbo ebraico “shabat” che significa “smettere” e, nello specifico, si riferisce alla regola che prescrive di cessare determinate azioni e attività, prima fra tutte il lavoro.
Istruzioni per cucinare
- 1
Sciogliere il lievito in acqua (dal totale) insieme al miele. In una boule mettere le due farine, fare la fontana e mettere il lievito sciolto in acqua, lo zucchero, l'olio e l'acqua. Cominciate ad impastare e solo adesso mettete il sale sciolto in acqua (dal totale).
- 2
Impastare. Mettere un po' di farina sulla spianatoia e lavorarlo per 10 min. o finchè non sarà liscio e omogeneo. Poi farne una palla coprire e far riposare finchè non sarà almeno raddoppiato come volume. (2/3 ore)
- 3
Mettere sul piano di lavoro e sgonfiare dall'aria che ha inglobato. Dividete in due panetti. Io ne ho fatto uno con la cipolla tritata e rosolata nell'impasto, e uno con i semi di finocchio. Se fate con condimento nell'impasto (importante che sia asciutto) lo inglobate adesso nell'impasto (quello con cipolla), altrimenti diamo subito la forma (quello con i semi di finocchio)
- 4
Facciamo la treccia a 5 capi (è molto semplice). Si divide l'impasto in 5 parti. facendone delle palline (dovrebbero venire di circa 85g l'una) e farne dei cordoncini unendoli in un vertice.
- 5
Ora sarà sempre lo stesso movimento. Alternativamente quello esterno passerà sempre al centro, prima il destro e poi il sinistro.
- 6
Sempre uguale: l'esterno che passa al centro alternandosi. Fino a chiusura treccia.
- 7
Mettete su placca da forno con carta forno e spennellate con soluzione di tuorlo e acqua. Fate riposare per circa mezz'ora o poco più, e poi infornate a 180° statico per 30 min. Fate poi raffreddare su griglia. Buon Appetito.
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Un pane ricco di fede, cultura e storia. Un simbolo vissuto e raccontato ogni volta che si prepara. È un impasto simile al pan briosche, bianco ,morbido e leggermente dolce. Accompagna cibi dolci e salati ottimo per colazioni e merenda consumato anche nei pranzi principali.L'origine di questo pane ebraico fa riferimento a Dio che lo donava in razione doppia durante il cammino nel deserto, ogni venerdì sera agli israeliani ,in modo che l'avrebbero avuto a disposizione anche il sabato, che era la festa del riposo (shabbat).Quindi per fede e cultura il venerdì sera, subito dopo il tramonto gli israeliani recitano una preghiera per ringraziare Dio per aver creato il mondo ed essersi riposato il settimo giorno. Durante la preghiera benedicono pane e vino che verrà consumato il sabato.Questo pane viene preparato sempre con due forme di pane, per simboleggiare la doppia razione, ed a ogni intreccio corrisponde un significato. A 3 capi Pace ,Verità e giustizia.4 capi l'Amore. Fino a 12 capi che rappresentano le tribù d'Israele.Un pane preparato senza uova e latte in rispetto all'alimentazione ebraica dove non è consentito assumere insieme carne e derivati del latte.Ispirata da @tonymazzanobile la mia versione con la farina di farro.Anna@passionidifarro #cooksnap #cookpad_it#challah #paneebraico #tradizioni #cultura #fede Anna Vella -
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