Risotto con asparagi

Gino Lombardo
Gino Lombardo @cook_7371801

La primavera si riconosce dall’odore che pervade l’aria, soprattutto nelle zone meno urbanizzate e ricche di verde, ci riporta ad ognuno di noi ai ricordi della nostra età più spensierata quando si correva dietro ad un pallone nel cortile dell’oratorio, oppure si tirava a far tardi passando in su e giù davanti l’uscio della persona oggetto dei nostri precoci sentimenti. Si, i profumi della natura erano inconfondibili e variegati ma, anche gli odori che uscivano dalle finestre che da li a poco si schiudevano, erano la comunicazione olfattiva di una comunità legata alla tradizione stagionale degli ingredienti che componevano le ricette elaborate dalle massaie di quel tempo. Non volevo suscitare un nostalgico richiamo dei bei tempi che furono, ma un inno alla primavera che è sempre un appuntamento importante anche per la nostra tavola. Quando ancora non esisteva la grande distribuzione ed il mercato globale, si seguiva l’avvicendarsi ciclico delle stagioni per poter gustare il prodotto giusto al momento giusto. Volete mettere il piacere di gustare una fetta di anguria sotto il solleone piuttosto che davanti ad un camino scoppiettante ? Ogni cosa a suo tempo dicevano i nostri nonni dall’alto della loro indiscutibile saggezza. E quindi, visto che siamo ormai in piena primavera possiamo approfittare per realizzare qualche piatto con prodotti di stagione.

Risotto con asparagi

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La primavera si riconosce dall’odore che pervade l’aria, soprattutto nelle zone meno urbanizzate e ricche di verde, ci riporta ad ognuno di noi ai ricordi della nostra età più spensierata quando si correva dietro ad un pallone nel cortile dell’oratorio, oppure si tirava a far tardi passando in su e giù davanti l’uscio della persona oggetto dei nostri precoci sentimenti. Si, i profumi della natura erano inconfondibili e variegati ma, anche gli odori che uscivano dalle finestre che da li a poco si schiudevano, erano la comunicazione olfattiva di una comunità legata alla tradizione stagionale degli ingredienti che componevano le ricette elaborate dalle massaie di quel tempo. Non volevo suscitare un nostalgico richiamo dei bei tempi che furono, ma un inno alla primavera che è sempre un appuntamento importante anche per la nostra tavola. Quando ancora non esisteva la grande distribuzione ed il mercato globale, si seguiva l’avvicendarsi ciclico delle stagioni per poter gustare il prodotto giusto al momento giusto. Volete mettere il piacere di gustare una fetta di anguria sotto il solleone piuttosto che davanti ad un camino scoppiettante ? Ogni cosa a suo tempo dicevano i nostri nonni dall’alto della loro indiscutibile saggezza. E quindi, visto che siamo ormai in piena primavera possiamo approfittare per realizzare qualche piatto con prodotti di stagione.

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Ingredienti

quattro
  1. 600 gdi asparagi
  2. 1 litrobrodo vegetale
  3. 2cipolline “novelle” di Tropea
  4. olio extravergine di oliva
  5. 320 griso carnaroli
  6. 50 gParmigiano Reggiano
  7. sale
  8. pepe

Istruzioni per cucinare

  1. 1

    Dopo aver eliminato la parte più fibrosa ovvero la parte inferiore del gambo, i nostri asparagi sono stati lavati accuratamente e in seguito sono stati tagliati a pezzi di circa un 1 cm fino alla parte superiore.

  2. 2

    In un tegame abbiamo fatto appassire con dell’olio extra vergine le nostre cipolle novelle dopo averle sminuzzate sul tagliere. Trascorso qualche minuto abbiamo aggiunto i nostri asparagi e li abbiamo “mantecati” per una dozzina di minuti girando delicatamente con mestolo di legno.

  3. 3

    Quindi abbiamo aggiunto il riso e lo abbiamo fatto prima tostare leggermente, poi via via è stato aggiunto il brodo vegetale, sale e pepe. La cottura è stata portata avanti fino a quando il nostro risotto ha incominciato a fare “l’onda” e quindi abbiamo finito con l’aggiunta del parmigiano.

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