Il cielo si fa scuro all'improvviso e si intravedono fra le nuvole cariche, grigie dei piccoli sprazzi azzurri, intensi.
Il vento inizia a montare e un minuscolo vortice di foglie danza senza sosta fra gli alberi e le auto nel parcheggio.
Lontano un sordo rumore, un tuono? Chissà, troppo lontano per dirlo. Meglio tornare verso il terrazzino, quello che con pochi gradini ci separa dal tempo autunnale.
Sull'erba umida, mentre salgo le scale scorgo, da lontano, il profilo di un gatto, bianco e nero.
È venuto a ripararsi dalla pioggia che verrà. Lui lo sa, che sta per piovere.
Pigramente struscio le suole delle ciabatte da giardino sul tappetino. Apro la porta finestra e un profumo mi penetra sotto la pelle, nelle narici, fino alla gola.
Il ciambellone in forno deve essere pronto.
Soffice, di carote, pinoli, pistacchi, senza il burro. E odora di cannella.
Ora può anche piovere.