Sformatini di porcini e patate in un letto morbido di nocciole

Gino Lombardo
Gino Lombardo @cook_7371801

’è una stagione che appartiene molto all’intimità dell’anima, un periodo dell’anno in cui, scemati gli ardori dell’estate, si rallentano i ritmi distratti del quotidiano vivere per lasciare il posto ad una inebriante sensazione di suggestioni, umori e colori. L’aria che odora di mosti e di vino, il vento che trasporta virtuose foglie recando sentori selvatici di sottobosco e le nebbie indolenti del mattino, suscitano emozioni che stimolano quel dolce languore dell’anima.
Ma oltre ad essere una stagione “dell’intimo essere”, l’autunno è anche un momento di grandi opportunità culinarie, un periodo nel quale si passa dai sapori dolci e succosi dell’estate a sentori più delicati e rari. Tutta l’energia prodotta dalla precedente stagione ha fatto si che la terra possa restituirci doni eccezionali. Dai dorati e rossi grappoli di uva ai ricchi melograni, dalle generose castagne fino ai pregiatissimi tartufi bianchi e neri. In questo periodo, il bosco diventa protagonista per le sue spontanee produzioni di ingredienti di pregio per la cucina. Tra questi, ci sono gioielli che vivono spesso nascosti tra le foglie gialle, sono i funghi : organismi del sottobosco che appartengono ad un mondo veramente speciale.

Sformatini di porcini e patate in un letto morbido di nocciole

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’è una stagione che appartiene molto all’intimità dell’anima, un periodo dell’anno in cui, scemati gli ardori dell’estate, si rallentano i ritmi distratti del quotidiano vivere per lasciare il posto ad una inebriante sensazione di suggestioni, umori e colori. L’aria che odora di mosti e di vino, il vento che trasporta virtuose foglie recando sentori selvatici di sottobosco e le nebbie indolenti del mattino, suscitano emozioni che stimolano quel dolce languore dell’anima.
Ma oltre ad essere una stagione “dell’intimo essere”, l’autunno è anche un momento di grandi opportunità culinarie, un periodo nel quale si passa dai sapori dolci e succosi dell’estate a sentori più delicati e rari. Tutta l’energia prodotta dalla precedente stagione ha fatto si che la terra possa restituirci doni eccezionali. Dai dorati e rossi grappoli di uva ai ricchi melograni, dalle generose castagne fino ai pregiatissimi tartufi bianchi e neri. In questo periodo, il bosco diventa protagonista per le sue spontanee produzioni di ingredienti di pregio per la cucina. Tra questi, ci sono gioielli che vivono spesso nascosti tra le foglie gialle, sono i funghi : organismi del sottobosco che appartengono ad un mondo veramente speciale.

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Ingredienti

4 persone
  1. Porcini freschi gr 650
  2. Patate pasta gialla gr 650
  3. Nocciole sgusciate e spellate gr 200
  4. Mezzo bicchiere di latte
  5. Noce moscata
  6. Olio evo
  7. Burro
  8. Parmigiano grattugiato gr 60
  9. Emmental a fettine sottili gr 60
  10. Timo
  11. q.bSale
  12. q.b.pepe

Istruzioni per cucinare

  1. 1

    Lavate e sbucciate le patate, tagliatele a fettine dallo spessore di circa 3 mm poi, ponetele a sbollentare in acqua salata per circa 10 minuti. Pulite con accuratezza i funghi eliminando il terriccio ed eventuali parti “mangiucchiate” quindi, tagliateli a fette longitudinali spesse qualche centimetro.

  2. 2

    In una padella capiente ponete abbondante olio, qualche ciuffo di maggiorana e di timo e i due spicchi d’aglio “vestiti”, poi dorate per pochi minuti i funghi a fette. Scolateli, salateli e poneteli su dei fogli di carta da cucina per assorbire l’unto in eccesso. Una volta terminata la doratura dei funghi, nello stesso olio fate insaporire le fette di patate, che nel frattempo avete già scolato.

  3. 3

    Una volta raffreddate le patate ed i funghi, preparate n. 8 stampini già imburrati dove verranno disposti nell’ordine : una spolverata di nocciole grattugiate, fettine di funghi, pepe, parmigiano, fettina di emmental, fettine di patate e poi ripetete nuovamente fino a colmare le terrina. Una volta pronte, le terrine possono essere infornate per una cottura di circa 30 minuti con temperatura di 180°.

  4. 4

    Durante la cottura, preparate il letto “morbido” di nocciole frullando le nocciole con il latte, e la noce moscata. Quando il composto risulta abbastanza denso, unite due o tre cucchiai di olio evo ed emulsionate il tutto.

  5. 5

    Serviteli tiepidi accompagnati magari da un Sauvignon blanc dal sapore gradevolmente aromatico, caratteristico e intenso, delicato ma con tenore alcolico importante.-

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