Chiacchiere di Carnevale

La Cucina di Milena
La Cucina di Milena @lacucinadimilena
Avellino

Chiacchiere,frappe,crostoli,bugie,cenci sono i nomi tipici regionali dei dolci fritti più preparati in occasione del Carnevale. Per essere perfette devono essere friabili,leggere e “bollose”,cioè sulla superficie ci devono essere bolle date dall’olio caldo in frittura. Per stendere l’impasto sottile e farle venire “bollose” usate la macchina per la pasta se l’avete,altrimenti con il matterello armatevi di pazienza e stendete l’impasto il più sottile possibile.
Importante è la scelta della farina, meglio usare una “forte” cioè con alta resistenza alla lavorazione, che permette alle chiacchiere di gonfiarsi in cottura e non assorbire troppo olio. La forza della farina viene espressa con la lettera W e per le chiacchiere va bene una con forza superiore a 200W.
Anche se devono mangiarle i bambini,aggiungete la quota alcolica,vi permetterà di avere chiacchiere dal colore dorato, anche perchè l’alcool evapora durante la frittura.
Nel napoletano si mangiano,preferibilmente,accompagnati da una crema densa al cioccolato,chiamata sanguinaccio, perchè si preparava mescolando cioccolato al sangue del maiale. Ormai,nessuno più lo prepara con il sangue del maiale,ma il nome è rimasto.
#carnevaleincucina

Chiacchiere di Carnevale

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Chiacchiere,frappe,crostoli,bugie,cenci sono i nomi tipici regionali dei dolci fritti più preparati in occasione del Carnevale. Per essere perfette devono essere friabili,leggere e “bollose”,cioè sulla superficie ci devono essere bolle date dall’olio caldo in frittura. Per stendere l’impasto sottile e farle venire “bollose” usate la macchina per la pasta se l’avete,altrimenti con il matterello armatevi di pazienza e stendete l’impasto il più sottile possibile.
Importante è la scelta della farina, meglio usare una “forte” cioè con alta resistenza alla lavorazione, che permette alle chiacchiere di gonfiarsi in cottura e non assorbire troppo olio. La forza della farina viene espressa con la lettera W e per le chiacchiere va bene una con forza superiore a 200W.
Anche se devono mangiarle i bambini,aggiungete la quota alcolica,vi permetterà di avere chiacchiere dal colore dorato, anche perchè l’alcool evapora durante la frittura.
Nel napoletano si mangiano,preferibilmente,accompagnati da una crema densa al cioccolato,chiamata sanguinaccio, perchè si preparava mescolando cioccolato al sangue del maiale. Ormai,nessuno più lo prepara con il sangue del maiale,ma il nome è rimasto.
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Ingredienti

2 ore
30-40 pz
  1. 500 grfarina 0
  2. 50 grburro
  3. 80 grzucchero
  4. 4uova intere
  5. Scorza grattugiata di 1 limone
  6. 1 pizzicosale
  7. Vaniglia
  8. 40 mlgrappa o Strega o limoncello o vino bianco
  9. Olio di semi di arachidi
  10. Zucchero a velo q. b

Istruzioni per cucinare

2 ore
  1. 1

    Impastare energicamente tutti gli ingredienti in planetaria,aggiungendo le uova per ultime, fino ad ottenere un impasto liscio.Far riposare l’impasto per mezz’ora,avvolto in pellicola.

  2. 2

    Tagliare l’impasto in pezzi da 100 grammi e infarinarli.
    Con la macchina per la pasta passare il pezzo di impasto allo spessore 0 per due,tre volte e stenderlo fino al numero 6 formando un lungo rettangolo.

  3. 3

    Ritagliare con la rotella dentellata tanti rettangoli con due tagli al centro,sistemandoli su un telo infarinato.
    Friggere le chiacchiere in abbondante olio di arachidi fino a che si gonfino e diventino belle dorate, e lasciarle raffreddare su carta assorbente.
    Cospargere di zucchero a velo.

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Vignetta grigia disegnata a mano di una macchina fotografica e di una padella con stelle che spuntano dalla padella
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Foodblogger, amo la cucina semplice, tradizionale, ma anche etnica. L'importante è che il cibo trasmetta un ricordo o un'emozione.
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