Spaghetti con crema di peperoni e datterini multicolori

Tony Mazzanobile
Tony Mazzanobile @tonyliebt_kocht

Il peperone, che Leonardo Da Vinci usava, essiccato e pestato, per le tinte dei suoi affreschi, appartiene alla famiglia delle Solanaceae (famiglia in cui rientrano anche le piante dei pomodori, delle patate e delle melanzane). Originario dell’America centro-settentrionale, il peperone venne introdotto in Europa nel ‘500, in seguito alla scoperta del continente americano e, insieme al pomodoro, fu il primo ortaggio rosso ad arricchire il nostro paniere dei vegetali, anche se venne impiegato inizialmente solo a scopo ornamentale. Il peperone (Capsicum annum L.) è una conquista “recente” nel patrimonio orticolo e gastronomico europeo. Fino al Rinascimento, questo gustoso ortaggio era sconosciuto alle popolazioni europee e fu solo con la scoperta dell’America, da cui proviene, che fece il suo ingresso sulle nostre tavole, colorandole. Il primo a parlare di peperoni fu proprio Cristoforo Colombo, che nel suo diario, parlando dell’isola di Haiti, scrisse: “i miei uomini vi trovarono molti aji che gli Indigeni usano come fossero pepe e che vantano maggiori pregi del nostro, perché esso può considerarsi vera e propria pietanza per chi riesca a sopportarne il sapore assai forte. Niuno là mangia senza il condimento di questo aroma”.

Spaghetti con crema di peperoni e datterini multicolori

Il peperone, che Leonardo Da Vinci usava, essiccato e pestato, per le tinte dei suoi affreschi, appartiene alla famiglia delle Solanaceae (famiglia in cui rientrano anche le piante dei pomodori, delle patate e delle melanzane). Originario dell’America centro-settentrionale, il peperone venne introdotto in Europa nel ‘500, in seguito alla scoperta del continente americano e, insieme al pomodoro, fu il primo ortaggio rosso ad arricchire il nostro paniere dei vegetali, anche se venne impiegato inizialmente solo a scopo ornamentale. Il peperone (Capsicum annum L.) è una conquista “recente” nel patrimonio orticolo e gastronomico europeo. Fino al Rinascimento, questo gustoso ortaggio era sconosciuto alle popolazioni europee e fu solo con la scoperta dell’America, da cui proviene, che fece il suo ingresso sulle nostre tavole, colorandole. Il primo a parlare di peperoni fu proprio Cristoforo Colombo, che nel suo diario, parlando dell’isola di Haiti, scrisse: “i miei uomini vi trovarono molti aji che gli Indigeni usano come fossero pepe e che vantano maggiori pregi del nostro, perché esso può considerarsi vera e propria pietanza per chi riesca a sopportarne il sapore assai forte. Niuno là mangia senza il condimento di questo aroma”.

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Ingredienti

x4 persone
  1. Per la crema di peperoni:
  2. 2peperoni gialli
  3. 1piccola patata
  4. 1cipolla
  5. q.bpepe
  6. q.bolio evo
  7. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
  8. 400 grspaghetti di semola di grano duro
  9. 300 grdatterini multicolori
  10. q.bbasilico
  11. 1 spicchiod'aglio
  12. 1peperoncino rosso
  13. q.bolio evo
  14. 3alici sottolio

Istruzioni per cucinare

  1. 1

    Primo passaggio occorre mettere a macerare i datterini. Tagliare i datterini nel senso della lunghezza e metterli a macerare con sale, olio, un peperoncino privo di semi, parecchio basilico, uno spicchio d'aglio tagliato a metà e tolto il germoglio e olio evo per un paio d'ore.

  2. 2

    In un tegame caldo mettete un giro d'olio, la cipolla tagliata a fettine sottili, la patata tagliata anch'essa a fettine sottili, un rametto di rosmarino e i peperoni tagliati a cubetti. Insaporite a fiamma vivace, salate, pepate e infine aggiungete una tazza da tè scarsa di acqua. Abbassate la fiamma e cuocete fino a quando tutto è ammorbidito.

  3. 3

    Togliete il rosmarino e mettete il tutto in un bicchiere per mixer ad immersione. Frullate il tutto con olio a filo fino a consistenza e omogeneità di una crema. Aggiustate di sale e pepe, e passate sul colino a maglie fitte per togliere le impurità lasciate dalla buccia.

  4. 4

    Ora colate tutto il liquido che hanno rilasciato i datterini, compreso il peperoncino e il basilico, nella padella dove poi padellerete gli spaghetti. Unite le alici e fatele sciogliere a fuoco basso.

  5. 5

    Intanto avrete messo a cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata. A un paio di minuti da fine cottura trasferiteli nella padella calda delle alici. Insaporite bene e poi continuate la cottura aggiungendo acqua di cottura poco per volta.

  6. 6

    A un minuto da fine cottura aggiungete una parte della crema. Mescolate e continuate la cottura. Aggiungendo dopo poco i datterini (dovranno alla fine risultare quasi crudi.. cuoceranno per pochi secondi). Infine aggiungete una manciata di basilico, un giro di olio a crudo e padellate. Deve risultare molto fluida perché si rapprende dopo poco.

  7. 7

    Impiattate facendo colare ancora qualche goccia di crema e un filo di olio a crudo.

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