Spaghetto quadro con crema di melanzane, gambero di Mazara, calamari e peperoni

Tony Mazzanobile
Tony Mazzanobile @tonyliebt_kocht

La patata ha origine in Perù, Bolivia, e Messico dove veniva coltivata fin dia tempi della civiltà azteca e incaica. Colombo nei suoi viaggi oltremare non incontrò la patata. Venne invece scoperta dagli spagnoli di Pizarro, sulla Cordigliera Andina, solo a metà Cinquecento. All’inizio il suo nome era “papa”, ma in Europa venne chiamata “patata” perché confusa con la patata dolce delle area tropicali americane. Nella seconda parte del XVI sec. le patate giunsero in Italia grazie ai padri Carmelitani scalzi, i quali insegnarono come dovevano essere coltivate e raccolte. Inopportunamente molti mangiavano non i tuberi ma le foglie e i frutti velenosi (contengono solanina), con conseguenti intossicazioni. Le patate conquistarono così una fama negativa, trovando una forte resistenza come testimonierebbe la sua marginale presenza nei ricettari dell’epoca. Da un punto di vista dietologico, pur essendo ricco di amidi, ha il vantaggio di contenere meno calorie del pane e della pasta (80 kcal per 100 g contro le 270 medie del pane e le 346 delle paste alimentari di semola. La classificazione delle varietà è fatta in base alle caratteristiche della polpa: più soda in quelle a pasta gialla, più farinosa in quelle a pasta bianca. Le patate a pasta gialla sono adatte per insalate, fritture e cotture in cui il tubero sia intero o a pezzi; quelle a pasta bianca esaltano le proprie qualità nei purè e nelle crocchette.

Spaghetto quadro con crema di melanzane, gambero di Mazara, calamari e peperoni

2 stanno pensando di prepararla

La patata ha origine in Perù, Bolivia, e Messico dove veniva coltivata fin dia tempi della civiltà azteca e incaica. Colombo nei suoi viaggi oltremare non incontrò la patata. Venne invece scoperta dagli spagnoli di Pizarro, sulla Cordigliera Andina, solo a metà Cinquecento. All’inizio il suo nome era “papa”, ma in Europa venne chiamata “patata” perché confusa con la patata dolce delle area tropicali americane. Nella seconda parte del XVI sec. le patate giunsero in Italia grazie ai padri Carmelitani scalzi, i quali insegnarono come dovevano essere coltivate e raccolte. Inopportunamente molti mangiavano non i tuberi ma le foglie e i frutti velenosi (contengono solanina), con conseguenti intossicazioni. Le patate conquistarono così una fama negativa, trovando una forte resistenza come testimonierebbe la sua marginale presenza nei ricettari dell’epoca. Da un punto di vista dietologico, pur essendo ricco di amidi, ha il vantaggio di contenere meno calorie del pane e della pasta (80 kcal per 100 g contro le 270 medie del pane e le 346 delle paste alimentari di semola. La classificazione delle varietà è fatta in base alle caratteristiche della polpa: più soda in quelle a pasta gialla, più farinosa in quelle a pasta bianca. Le patate a pasta gialla sono adatte per insalate, fritture e cotture in cui il tubero sia intero o a pezzi; quelle a pasta bianca esaltano le proprie qualità nei purè e nelle crocchette.

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Ingredienti

x4 persone
  1. 400 grspaghetto quadro di semola di grano duro
  2. 8gamberi di Mazara
  3. 4calamari (dipende dalla grandezza)
  4. 1peperone rosso
  5. q.bolio evo
  6. 2 litrifumetto di pesce
  7. q.bbasilico
  8. 2 spicchid'aglio
  9. qualche gocciatabasco
  10. q.bpepe
  11. la buccia di un limone buccia edibile
  12. q.brosmarino
  13. q.bRum o brandy
  14. 2cipollotti
  15. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
  16. Per la crema:
  17. 1melanzana
  18. 1scalogno
  19. 1piccola patata
  20. q.bbasilico
  21. 1fogliolina di menta
  22. 1peperoncino rosso
  23. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Istruzioni per cucinare

  1. 1

    Tagliate la melanzana a metà nel senso della lunghezza, poi fate delle incisioni col coltello a griglia sulla superficie. Ungete con le mani e ponete le due metà, più il peperone (anch'esso unto) in una leccarda con carta forno, rivolte con la parte tagliata verso il basso. Infornate a circa 200° per 30 min. Poi il peperone lo mettete dentro un sacchetto di carta e poi in un sacchetto di plastica (aiuta a togliere la pelle)

  2. 2

    In una padella mettete un giro d'olio lo scalogno, la patata a fettine sottili e un po' di acqua. Coprite e cuocete finchè non sarà tutto morbido. Adesso togliete la polpa alla melanzana con un cucchiaio e mettetela in un bicchiere per mini piper, insieme alla patata con lo scalogno, un giro d'olio, un po' di peperoncino senza semi, basilico e una foglia di menta. Frullate fino ad ottenere una crema omogenea e perfettamente liscia. Aggiustate di sale.

  3. 3

    Ora togliete la pelle al peperone e tagliatelo a bastoncini. Conditelo con aglio, basilico spezzettato, olio, sale e qualche goccia di tabasco. Fate macerare.

  4. 4

    Ora dopo aver pulito e tolto il carapace ai gamberi, tagliateli a tocchetti e conditeli con olio, pepe, sale e scorza di limone grattugiata.

  5. 5

    Pulite i calamari (togliere anche la pelle), tagliarli a spaghetti e condirli con sale, olio, un rametto di rosmarino, aglio e pepe. Se li lasciate marinare almeno una mezz'oretta è meglio. In una padella calda, senza aggiungere grassi, fate saltare un minuto i calamari a fiamma vivace per qualche istante e sfumate con il rum (o brandy). Ricordate che più li cuocete più duri diventano.. Poi togliete il rosmarino, l'aglio e mettete da parte. Lasciando nella padella il liquido che è rimasto.

  6. 6

    Mettete a cuocere gli spaghetti nel fumetto. Intanto nella padella dove avevate cotto i calamari (senza pulirla) fate appassire leggermente i cipollotti tagliati a rondelle con un goccio d'acqua per non bruciarli.

  7. 7

    A 2/3 minuti da fine cottura trasferite gli spaghetti nella padella. Fate insaporire un attimo, poi aggiungete la crema di melanzane e continuate la cottura aggiungendo fumetto poco per volta. A fine cottura aggiungete tutto il pesce compreso i peperoni. Mescolate velocemente (non deve cuocere ulteriormente!). Un giro d'olio a crudo, più basilico e padellate. Non deve rimanere asciutta!

  8. 8

    Impiattate e buon appetito!

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Vignetta grigia disegnata a mano di una macchina fotografica e di una padella con stelle che spuntano dalla padella
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