Tagliolini con crema di asparagi e cuore di salmone affumicato

Con il prezzemolo gli antichi greci ci si adornavano la testa quando partecipavano ai banchetti, perché convinti che il suo profumo desse una nota d’allegria e stimolasse l'appetito. I Romani lo usavano per decorare le tombe dei congiunti, mentre gli Etruschi lo consideravano pianta magica, utile nei riti propiziatori o in farmacopea per preparare gli unguenti. Discoride (I sec.d.C.) attribuiva al prezzemolo virtù medicinali, in quanto stimolava la diuresi e alleviandone pure i dolori mestruali. Fu nel Medioevo che, persa l’associazione simbolica romana con il mondo dei morti, il prezzemolo ottenne grandi riconoscimenti popolari. La sua presenza divenne abituale in cucina, da qui il motto "essere come il prezzemolo" per indicare qualcosa o qualcuno onnipresente. Con le foglie triturate o pestate venivano fatti impacchi da applicare sulle punture d’insetti o per medicare i denti cariati. Il succo serviva per bloccare l’emorragia del naso, lo stelo era utilizzato per i filtri d’amore, le radici costituivano elementi base d’unguenti, il decotto lo si assumeva come afrodisiaco. Quest’ultima virtù, ricollegata oltre che alle proprietà della pianta anche al suo rapido potere di ricrescita, trovò finalmente la stima ufficiale di un medico e storico nel XVII sec. Salvatore Massonio sosteneva la tesi che il prezzemolo ridestava l’eccitazione erotica nel maschio, come nella femmina favoriva l’afflusso di sangue agli organi genitali per la comparsa delle mestruazioni.
Tagliolini con crema di asparagi e cuore di salmone affumicato
Con il prezzemolo gli antichi greci ci si adornavano la testa quando partecipavano ai banchetti, perché convinti che il suo profumo desse una nota d’allegria e stimolasse l'appetito. I Romani lo usavano per decorare le tombe dei congiunti, mentre gli Etruschi lo consideravano pianta magica, utile nei riti propiziatori o in farmacopea per preparare gli unguenti. Discoride (I sec.d.C.) attribuiva al prezzemolo virtù medicinali, in quanto stimolava la diuresi e alleviandone pure i dolori mestruali. Fu nel Medioevo che, persa l’associazione simbolica romana con il mondo dei morti, il prezzemolo ottenne grandi riconoscimenti popolari. La sua presenza divenne abituale in cucina, da qui il motto "essere come il prezzemolo" per indicare qualcosa o qualcuno onnipresente. Con le foglie triturate o pestate venivano fatti impacchi da applicare sulle punture d’insetti o per medicare i denti cariati. Il succo serviva per bloccare l’emorragia del naso, lo stelo era utilizzato per i filtri d’amore, le radici costituivano elementi base d’unguenti, il decotto lo si assumeva come afrodisiaco. Quest’ultima virtù, ricollegata oltre che alle proprietà della pianta anche al suo rapido potere di ricrescita, trovò finalmente la stima ufficiale di un medico e storico nel XVII sec. Salvatore Massonio sosteneva la tesi che il prezzemolo ridestava l’eccitazione erotica nel maschio, come nella femmina favoriva l’afflusso di sangue agli organi genitali per la comparsa delle mestruazioni.
Istruzioni per cucinare
- 1
Pulire gli asparagi: togliere la parte più dura, pelarli, mettere da parte le punte tagliate a metà in lunghezza. In una padella mettete la cipolla tagliata sottile, gli asparagi tagliati a rondelle (non le punte che vanno tagliate a metà e messe da parte), la patata tagliata sottile, il rosmarino fresco, un po' dolio e sale. Fate insaporire e poi versate sopra una mezza tazza di acqua calda. coprite e cuocete fino a quando non sarà tutto morbido.
- 2
Mettete in un bicchiere per frullatore ad immersione il composto degli asparagi con l'olio a filo, un po' di pepe, qualche fogliolina di basilico fresco e frullate sino ad ottenere una crema molto fluida, liscia e omogenea. Aggiustare di sale e pepe. Saltate le punte in una padella, con uno spicchio d'aglio, il rosmarino, olio, sale e pepe. Devono rimanere croccanti
- 3
Mettete a cuocere un minutino i tagliolini in abbondante acqua salata (i miei tagliolini cuociono un paio di minuti in tutto) con un goccio di olio. Intanto in padella calda, dove padellerete la pasta, avrete messo un giro d'olio e uno spicchio di aglio. Fate insaporire l'olio e poi togliete l'aglio. Trasferite i tagliolini in padella, insaporite appena mescolando delicatamente e poi unite una buona parte di crema.
- 4
Terminate la cottura aggiungendo acqua di cottura (deve rimanere molo fluida perché la crema rapprende). Aggiungete le punte degli asparagi e una macinata di pepe. Mescolate delicatamente. Infine parecchio prezzemolo tritato, un giro di olio a crudo e padellate.
- 5
Impiattate facendo colare sopra ancora un po' di crema. Disponete sopra una "quota" di cuore di salmone affumicato che avrete ridotto a dadolata non piccola e condita con pepe e olio. Infine qualche goccia di olio a crudo e buon appetito.
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Carmagnola è una delle capitali italiane del peperone, declinato in quattro diverse tipologie: il Quadrato (quasi un cubo con quattro punte), il Corno o Lungo (un cono molto allungato), il Trottola (a forma di cuore), il Tomaticot (ibrido tondeggiante schiacciato ai poli come un pomodoro).Il Presidio Slow Food è legato al Lungo, nel Carmagnolese chiamato Corno di Bue, peperone dai colori splendidi (giallo intenso o rosso vivace) e forma conica molto allungata (oltre i 20 centimetri) con tre o quattro lobi.Si coltiva su terreni pianeggianti, limosi e sabbiosi. La semina avviene dall’ultima decade di dicembre all’inizio di aprile; i trapianti sotto tunnel cominciano all’inizio di febbraio, mentre per il pieno campo occorre aspettare fino a maggio. La concimazione è prevalentemente organica (letame bovino). La raccolta, scalare, è effettuata manualmente – con sacco a spalla – a partire dalla fine di luglio.Il peperone Corno di Carmagnola ha sapore dolce, polpa spessa, consistente e carnosa, che migliora con la conservazione. Per gustarlo al meglio gli esperti consigliano di gustarlo crudo, immerso in un buon extravergine, o con la bagna cauda, ma anche arrostito in forno o scottato alla fiamma, anche perché la pelle si asporta facilmente. Senza infrangere la regola della stagionalità dei prodotti, lo si può consumare sott’aceto, sott’olio o in agrodolce. Tony Mazzanobile -
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Non ci sono differenze tra le proprietà e i benefici di cipollotti, aglio e cipolle, anche perchè il cipollotto non è altro che la parte più interna delle cipolle prima che si sviluppino e maturino; per questo motivo vengono raccolti a primavera.Sono molto ricchi di sali minerali e sono molto valorizzati sia nella cucina, che nella medicina cinese.Cibandosi dei cipollotti (specialmente se crudi) si possono evitare infezioni batteriche urinarie, ma anche dell’apparato respiratorio. In più sono utili per combattere l’influenza, poichè contengono una buona percentuale di vitamina C e quercetina.Sono dei perfetti antiossidanti, combattono i radicali liberi ed hanno un’azione riparatrice del DNA e delle cellule.Mantengono basso il livello di colesterolo nel sangue e anche la pressione sanguigna, perciò tutelano anche l’apparato cardiocircolatorio.Grazie alla vitamina K aiutano il mantenimento della densità ossea.Grazie al fatto che contengono folati, infine, i cipollotti stimolano anche il buonumore, il sonno, diventando così antidepressivi naturali. Tony Mazzanobile -
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Linguine rigate con crema di asparagi, calamari e gamberi Linguine rigate con crema di asparagi, calamari e gamberi
L'erba cipollina è una pianta dalle foglie sempre profumate e molto aromatiche, che ricorda il gusto della cipolla pur essendo molto più delicata.Pare sia stata usata come condimento fin dai tempi antichi, infatti anche Apicio la consiglia in alcune sue ricette. Ma è solamente nel Medioevo che l’erba cipollina comincia ad essere coltivata ed usata in modo sistematico e crescente. I popoli Celtici le attribuivano proprietà magiche, sfregando la pianta intera toglievano qualsiasi malocchio o incantesimo operato dai “cattivi gnomi” delle foreste.Il principale componente dell’erba cipollina è un olio essenziale del tipo della cipolla, e possiede proprietà digestive, antisettiche, lassative, cardiotoniche e stimolanti.Innumerevoli sono i suoi utilizzi culinari: in salse, uova, frittate, torte salate, formaggi di pasta tenera, minestre e sughi Tony Mazzanobile -
Risotto con crema di peperoni e peperoni Risotto con crema di peperoni e peperoni
Il prezzemolo è noto fin dall’antichità non tanto per la sua importanza gastronomica, quanto per la sua valenza mistica e per le sue proprietà medicinali, spiccate come quelle di aglio e cipolla, mentre l’uso di questa erba diventò abituale in cucina soltanto a partire dall’epoca medievale. Omero racconta che gli Achei lo davano ai cavalli, mentre la mitologia greca lo associa all’eroe Archemoro, araldo della morte, per cui spesso vi si adornavano le tombe dei defunti. I Romani furono i primi ad utizzarlo in cucina, ma principalmente per togliere i cattivi odori e come antidoto contro le intossicazioni.Considerato una pianta magica, il prezzemolo veniva usato dagli Etruschi nelle preparazioni farmaceutiche familiari, nei riti propiziatori ed era ingrediente principale di un unguento che “faceva miracoli. Una fra tutte? Questa popolazione di esperti apicoltori, scoprì la sua potenzialità di lenire le punture di insetti. Neanche i Greci lo usavano nell’alimentazione, poiché lo ritenevano una pianta sacra: ne facevano ghirlande con cui ornarsi per i banchetti, lo intrecciavano nelle corone da offrire ai vincitori dei giochi dell’Istmo e vi decoravano le camere da letto. Plinio ne cita le proprietà terapeutiche, Scribonio Largo nella sua opera “De compositione medicatorum” indica il prezzemolo come efficace rimedio per i calcoli renali; la Pharmacopoeia Londinensis elenca il prezzemolo tra le radici per eccellenza in grado di coadiuvare la digestione. Tony Mazzanobile -
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Una storia narrata da Ovidio lega il nome della menta a quello della ninfa “Myntha”, creatura di bellezza straordinaria. Secondo la leggenda, la ninfa venne trasformata nella pianta della menta da Proserpina, moglie gelosa di Plutone, ed il suo caratteristico profumo gli fu donato dal dio come ultimo gesto d’amore.La menta era molto apprezzata nell’antichità per le sue qualità terapeutiche ed aromatizzanti. La Bibbia segnala che gli ebrei la usavano per profumare le mense ed elevare lo spirito, mentre Discoride e Galeno evidenziano che Greci e Romani l’apprezzavano quale stimolante dei piaceri venerei. Le spose, per essere gradite agli sposi, ne intrecciavano i fusti fioriti ed odorosi nelle corone nuziali. Diversi testi riportano credenze secondo le quali i Latini vietavano il consumo di menta ai soldati, perché se resi schiavi del suo potere afrodisiaco avrebbero preferito impegnarsi nelle battaglie amorose anziché in quelle con il nemico.A conferma delle virtù stimolanti della pianta, presso alcuni popoli del Mediterraneo era tradizione la prima notte di nozze distribuire moltissime foglie di menta sul pavimento della camera da letto.L’opinione che la pianta possedesse qualità corroboranti rimase tale fino al XVII sec. poi nell’Ottocento si affermò il convincimento che questa erbacea avesse solo la virtù di stimolare l’apparato digerente. Attualmente si riconosce alla menta un’azione corroborante dello stomaco e del sistema nervoso centrale. Tony Mazzanobile
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