L’evoluzione di una “meravigliosamente soffice taramossalàta" per la Quaresima di 2019

George Gravaris
George Gravaris @giorgio57

Un classico della cucina greca. Come antipasto o anche come “mezès”.

L’evoluzione di una “meravigliosamente soffice taramossalàta" per la Quaresima di 2019

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Un classico della cucina greca. Come antipasto o anche come “mezès”.

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Ingredienti

8'-10'
15 porzioni
  1. 130 grtarama bianco
  2. 70 grfiletto di aringa affumicata (in olio)
  3. 2 cucchiainirasi di paprika affumicata in polvere
  4. 1cipolla grande
  5. 350-375 mlolio di semi
  6. il succo da 4 limoni medi (da coltivazione biologica magari)
  7. per servire: dei filetti di acciughe sott’olio oppure qualche oliva nera

Istruzioni per cucinare

8'-10'
  1. 1

    I materiali di cui abbiamo bisogno qui sono pochissimi, la preparazione è molto semplice ed il risultato è estremamente delizioso. Il tarama, bianco e di alta qualità (se volete che vi "premia" nel piatto), è il materiale di base. Poi, c'è una cipola grossa e l'olio di semi. Il piccolo "segreto" di questa ricetta è di usare anche un filleto di aringa affumicata, chi esalterano il risultato finale con loro profumo.

  2. 2

    E, a differenza alle solite ricette di taramosalata, qui non si usa ne il pane rafermo, ne la patata che spesso vienne messa per dare volume e consistenza al piatto.

  3. 3

    Mondate la cipolla e ponetela nel boccale del frullatore, insieme al tarama ed il filetto di aringa, tagliatto grossolanamente.

  4. 4

    Aggiungere il succo dei limoni,

  5. 5

    .ed azionare il frullatore alla massima velocità, per rendere tutto in una salsa piuttosto licuida con pezzetini di aringa ben visibili dentro. È ancora la prima fase, fra poco diventra tutto liscio e omogeneo.

  6. 6

    (usiamo il frullatore ad immersione per una maggiore facilità (perché possiamo dirigerlo dove vogliamo noi e non ci aspettiamo quando i materiali andranno a incontrare le lame).

  7. 7

    A questo punto iniziare ad aggiungere piano-piano l’olio di semi, frullando continualmente (come si fa per la maionese), fino a quando la taramossalàta non comincia a montare. Ogni quantità di olio che aggiungiamo, aspettiamo che si incorpora bene, prima di aggiungere la quantità successiva.

  8. 8

    Il segreto è che più lavoriamo il tutto con il frullatore, più morbida viene la taramosalàta (e, a differenza della maionese, non c'è pericolo che si impazzisca). Dal’ altra parte, più olio aggiungiamo, più si addensa, rimanendo però sempre soffice e morbida.

  9. 9

    Aggiungere anche due cucchiaini di paprika affumicata. Essa rinforza il gusto di affumicato delle aringhe, dando alla nostra insalata un'altra nota aromatica, diversa dal solito, che fa risaltare il suo gusto.

  10. 10

    Continuare a lavorare con il frullatore fino a quando non viene completamente incorporato tutto l’olio nella crema. A questo punto, si puo provare per vedere se potenziare un po il proffumo di affumicato oppure l'acidità, aggiungendo altra paprika o succo di limone rispetivamente.

  11. 11

    Coprire il contenitore con un film alimentare e metterlo in frigorifero a raffreddare per almeno due ore.

  12. 12

    Dopo di che possiamo goderne. E vi assicuro che questa soffice, molto interessante salsina (in Grecia è considerata come una insalata, detta anche "pomata", vista la sua consistenza), con la quasi seducente sensazione di limone ed il proffumo esaltante di aringa, vi piacerà da mor… voler rifarla!

  13. 13

    La potete servire come antipasto, oppure come “mezès”, accompagnata da olive nere e filetti di acciughe sott’olio.

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